Mezzo secolo di mostre sul Seicento napoletano
Vincenzo Sorrentino2024-10-28T09:05:14+01:00Vincenzo Sorrentino racconta gli esiti della sua ricerca, dedicata a quattro mostre sul Seicento napoletano tenutesi negli USA negli anni Ottanta.
Vincenzo Sorrentino racconta gli esiti della sua ricerca, dedicata a quattro mostre sul Seicento napoletano tenutesi negli USA negli anni Ottanta.
Il nuovo post di Barocca-mente indaga la storia delle vendite, dal 1928 al 1934, di alcuni dei più celebri dipinti provenienti da collezioni nazionali russe. Una controversa vicenda che coinvolse alcune opere di Raffaello, Tiziano, Rembrandt, Rubens, Van Dyck e il banchiere, politico e collezionista d’arte statunitense Andrew Mellon.
Questo post invita i lettori di Barocca-mente a esplorare le complesse vicende del Barocco in URSS tra gli anni Venti e Settanta del XX secolo.
La storia del Palazzo Cinese della settecentesca Reggia di Oranienbaum, situata nei pressi di San Pietroburgo, si deve al genio architettonico di Antonio Rinaldi. Scopriamo nel presente post di Barocca-mente come il gusto per le cineserie confluì nella decorazione di questo gioello architettonico attraverso le opere di numerosi artisti italiani che collaborarono con l’allievo del grande Vanvitelli.
Nel post di oggi di Barocca-mente si indaga la fortuna novecentesca del pittore veronese Pietro Antonio Rotari (1707-1762), i cui sensuali ritratti di fanciulle – le cosiddette “passioni” – lo resero famoso a livello internazionale.
Il nuovo post di Barocca-mente racconta la fortuna del Neobarocco e del Neorococò all'Exposition de l'Art russe, tenutasi a Parigi nel lontano 1906.
Nel post di oggi Bella Takushinova ci introduce la curiosa vicenda di un dipinto seicentesco proveniente da un piccolo museo provinciale russo e raffigurante la Maddalena penitente, un’opera recentemente attribuita a Peter Paul Rubens e al suo prolifico atelier di Anversa.
Bella Takushinova ci porta "dietro le quinte" della fortuna novecentesca del Barocco con un post dedicato ad Alexandre Benois e agli allestimenti teatrali ideati da lui e dal figlio Nicola.
Nel nuovo post di Barocca-mente Paola Setaro ci parla del suo progetto di ricerca che si è appena concluso: ha indagato il rinnovato sguardo su Zurbarán durante il franchismo, in particolare attraverso la mostra madrilena del 1964 e la visione critica di María Luisa Caturla
Dopo la pausa natalizia, Barocca-mente torna con un post dedicato alla storia degli studi e alle riviste che nel corso del tempo hanno ospitato importanti ricerche sull’arte del Seicento napoletano.