Quale Guido Reni in America?
Giulia Iseppi2024-09-30T09:17:29+02:00Giulia Iseppi, borsista della seconda edizione di Quale Barocco?, restituisce gli esiti del suo progetto, dedicato alla fortuna americana della grafica di Guido Reni.
Giulia Iseppi, borsista della seconda edizione di Quale Barocco?, restituisce gli esiti del suo progetto, dedicato alla fortuna americana della grafica di Guido Reni.
Teodoro Correr, patrizio veneziano e fondatore del Museo Correr, si distinse per il suo collezionismo non convenzionale, privilegiando varietà e oggetti di valore documentario. Peculiare fu il suo interesse per il barocco, come manifestano dipinti e mobili, o le opere di Francesco Guardi e Pietro Longhi.
Questo post invita i lettori di Barocca-mente a esplorare le complesse vicende del Barocco in URSS tra gli anni Venti e Settanta del XX secolo.
La rivalutazione del barocco veneziano, tra anni Venti e Trenta, passò anche dalle pagine della 'Rivista di Venezia" e de "Le Tre Venezie". Gli storici dell'arte veneta trovarono in questi periodici uno spazio dove mettere a fuoco un'età artistica ancora poco conosciuta.
La storia del Palazzo Cinese della settecentesca Reggia di Oranienbaum, situata nei pressi di San Pietroburgo, si deve al genio architettonico di Antonio Rinaldi. Scopriamo nel presente post di Barocca-mente come il gusto per le cineserie confluì nella decorazione di questo gioello architettonico attraverso le opere di numerosi artisti italiani che collaborarono con l’allievo del grande Vanvitelli.
La mostra del 1938 di Ca' Rezzonico ha approfondito una produzione caratterizzante dell'artigianato veneziano: la lacca. Arrivata dall'estremo Oriente, queste tecnica conobbe larga fortuna nel Settecento, anche sospinta dalla più generale mania per le "cineserie".
Nel 1937, la mostra "Le Feste e le Maschere Veneziane" a Ca' Rezzonico utilizzò il mito della Serenissima come strumento di propaganda fascista. L'esposizione, che celebrava le antiche cerimonie veneziane sottolineando il dominio della città sull’Adriatico, è raccontata in questo nuovo post.
In occasione del bicentenario dalla nascita di Carlo Goldoni, il Museo Correr celebrò il grande commediografo veneziano con una mostra temporanea che si trasformò in una parte fondamentale dell'allestimento permanente del museo.
Nel 1907, le sculture di Antonio Corradini della Cappella Sansevero di Napoli furono offerte in vendita al Comune di Venezia, ma fortunatamente la transazione non ebbe luogo. Il nuovo post di Barocca-mente scritto da Antonio Cipullo ci racconta questo interessante episodio di sfortuna del Barocco.
Bella Takushinova ci porta "dietro le quinte" della fortuna novecentesca del Barocco con un post dedicato ad Alexandre Benois e agli allestimenti teatrali ideati da lui e dal figlio Nicola.