Fortuna del Barocco

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Tesauro e il barocco ‘multidisciplinare’

2024-11-11T09:36:27+01:00

Letteratura, filosofia, storia, storia dell'arte e non solo. Gli studi sul barocco favoriscono il dialogo tra discipline, necessario quando si incontra un linguaggio che tramuta parole in immagini, come nel caso di Emanuele Tesauro. All’‘iconologo’ della corte sabauda del Seicento è dedicato il post di questa settimana di Barocca-mente.

Tesauro e il barocco ‘multidisciplinare’2024-11-11T09:36:27+01:00

Barocco in vendita

2024-10-21T11:42:15+01:00

Il nuovo post di Barocca-mente indaga la storia delle vendite, dal 1928 al 1934, di alcuni dei più celebri dipinti provenienti da collezioni nazionali russe. Una controversa vicenda che coinvolse alcune opere di Raffaello, Tiziano, Rembrandt, Rubens, Van Dyck e il banchiere, politico e collezionista d’arte statunitense Andrew Mellon.

Barocco in vendita2024-10-21T11:42:15+01:00

Profano e popolare: il presepe napoletano del Settecento

2024-09-02T10:20:46+01:00

Il presepe del Settecento non è incentrato sul racconto sacro e coinvolge importanti scultori, che impegnati nelle grandi commissioni per chiese e palazzi non mancano di cimentarsi anche nella modellazione dei "pastori". Nei secoli si scompone, si ricompone e si rinnova nelle case dei napoletani e a corte. Cosa ci racconta oggi?

Profano e popolare: il presepe napoletano del Settecento2024-09-02T10:20:46+01:00

Antonio Rinaldi e le cineserie “all’italiana”

2024-07-22T09:20:01+01:00

La storia del Palazzo Cinese della settecentesca Reggia di Oranienbaum, situata nei pressi di San Pietroburgo, si deve al genio architettonico di Antonio Rinaldi. Scopriamo nel presente post di Barocca-mente come il gusto per le cineserie confluì nella decorazione di questo gioello architettonico attraverso le opere di numerosi artisti italiani che collaborarono con l’allievo del grande Vanvitelli.

Antonio Rinaldi e le cineserie “all’italiana”2024-07-22T09:20:01+01:00

Capodimonte 1957. Caravaggeschi senza maestro

2024-07-08T10:17:37+01:00

Come vennero riallestite le opere del Sei e Settecento della Pinacoteca di Napoli con l’apertura di Capodimonte nel 1957? Ampia e moderna, la nuova Galleria raccontava i «pittori d’influenza Caravaggesca» ma con un grande assente.

Capodimonte 1957. Caravaggeschi senza maestro2024-07-08T10:17:37+01:00