Tre anni di Barocca-mente
Quale Barocco?2025-02-03T12:30:27+02:00Farewell Barocca-mente! Maria Beatrice Failla e Serena Quagliaroli tirano le somme di questi tre anni di attività per il blog e salutano i lettori.
Farewell Barocca-mente! Maria Beatrice Failla e Serena Quagliaroli tirano le somme di questi tre anni di attività per il blog e salutano i lettori.
Con quest’ultimo post Sara Concilio chiude il cerchio dei borsisti che hanno lavorato sulla fortuna del barocco nel Novecento e ci racconta la sua ricerca sulle mostre, i restauri e i riallestimenti a Napoli dopo la Seconda guerra mondiale.
Con questo post, continuano i saluti dei borsisti del 2024 della Fondazione. Bruno Carabellese ci racconta la sua esperienza di ricerca dedicata al Barocco fiorentino.
Barocca-mente inaugura il 2025 con il post conclusivo di Bella Takushinova dedicato a due grandi mostre tenutesi a San Pietroburgo in epoche diametralmente opposte.
In vista del settantacinquesimo compleanno della rivista “Paragone”, il post di Barocca-mente di questa settimana ne celebra l’importanza nel campo degli studi seicenteschi e la sua vitalità tuttora vivissima.
Tarsia, Valeriani, Peresinotti, Gradazzi… Nel nuovo post di Barocca-mente si ripercorre la fortuna di alcuni maestri italiani del Tardo Barocco attivi a San Pietroburgo alla metà del XVIII secolo, i cui nomi sono oggi, immeritatamente, pressoché dimenticati.
Nel suo ultimo post, Valentina Balzarotti racconta lo svolgimento e i risultati del suo progetto sulla fortuna della pittura emiliana del Seicento tra Europa e America
Letteratura, filosofia, storia, storia dell'arte e non solo. Gli studi sul barocco favoriscono il dialogo tra discipline, necessario quando si incontra un linguaggio che tramuta parole in immagini, come nel caso di Emanuele Tesauro. All’‘iconologo’ della corte sabauda del Seicento è dedicato il post di questa settimana di Barocca-mente.
Vincenzo Sorrentino racconta gli esiti della sua ricerca, dedicata a quattro mostre sul Seicento napoletano tenutesi negli USA negli anni Ottanta.
Il nuovo post di Barocca-mente indaga la storia delle vendite, dal 1928 al 1934, di alcuni dei più celebri dipinti provenienti da collezioni nazionali russe. Una controversa vicenda che coinvolse alcune opere di Raffaello, Tiziano, Rembrandt, Rubens, Van Dyck e il banchiere, politico e collezionista d’arte statunitense Andrew Mellon.