Liliana Barroero è professore ordinario di Storia della Critica d’Arte presso l’Università degli Studi di Roma Tre. Qui ha diretto il Dipartimento di studi storico-artistici, archeologici e sulla conservazione e ha coordinato il dottorato di ricerca in “Storia e Conservazione dell’oggetto d’arte e d’architettura”; attualmente coordina quello in “Storia, territorio e patrimonio culturale”.

Specialista di storia del collezionismo, del mecenatismo e della letteratura artistica, i suoi principali contributi sono dedicati alla storia e la storia sociale dell’arte dell’Italia centrale tra Seicento e Ottocento, con particolare riguardo al rapporto capitale – periferie. Ha fatto parte del comitato scientifico di numerose mostre che hanno contribuito in modo significativo alla affermazione e all’analisi del ruolo di Roma come centro propulsore delle arti figurative nei secoli XVII-XIX, da L’Idea del Bello (Roma 2000), a Art in Rome in the Eighteenth-Century (Philadelphia-Houston 2000), a Maestà di Roma (Roma 2003) e a Pompeo Batoni 1708-1787 L’Europa delle corti e il Grand Tour (Lucca 2008-2009).

Fa parte del comitato di redazione delle riviste “Roma moderna e contemporanea”, “Studi di Storia dell’arte” e del “Bollettino dei musei comunali di Roma”.

Dal 2014 fa parte del Comitato di accompagnamento che affianca la progettazione di Antico e Moderno. Parigi, Roma, Torino 1680-1750, nell’ambito del Programma di Studi sull’Età e la Cultura del Barocco. Ha curato, insieme ad Andrea Bacchi, il seminario di studi dedicato a La riscoperta del Barocco: i libri fondativi, tenutosi a Roma nel 2016 e afferente al progetto Antico/Moderno, ideato e curato da Giuseppe Dardanello e Michela di Macco.

Il seminario, articolato in quattro incontri ospitati nelle sedi dell’Università Sapienza e dell’Università di Roma Tre, ha inteso mettere a confronto storici dell’arte di diverse generazioni e di varia formazione e impostazione metodologica nella rilettura di alcuni testi indicati dai curatori come “fondativi” per gli studi sul Barocco, in particolare romano.

Dal seminario è scaturito l’omonimo volume, pubblicato da Sagep nel 2017, che raccoglie le relazioni tenute nel corso degli incontri, arricchite sulla base dei dibattiti emersi di volta in volta in sede seminariale. Si tratta di una raccolta che si pone in dialogo, da un punto di vista italiano, con i più attuali contributi della critica internazionale sulla storia degli studi sul Barocco.

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