Michela di Macco è stata docente nelle Università di Trento, del Piemonte Orientale e di Torino, qui sulla cattedra di Museologia, critica artistica e del restauro, e professore ordinario di Storia dell’arte moderna alla Sapienza, Università di Roma.

In precedenza, come funzionario storico dell’arte, ha svolto attività di tutela presso la Soprintendenza storico-artistica del Piemonte e presso gli uffici centrali del Ministero a Roma. È stata Direttore della Galleria Sabauda di Torino. È presidente del Comitato tecnico-scientifico Belle Arti del MIBACT e membro del Consiglio Superiore dei Beni Culturali e Paesaggistici.

È socio del Comité International d’Histoire de l’Art (CHIA)/ Italia; è socio corrispondente dell’Accademia delle Scienze di Torino.

È stata membro del Consiglio scientifico dell’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro di Roma e del Comitato scientifico del Centro di Conservazione e restauro La Venaria Reale.

Da gennaio 2021, è presidente del Comitato nazionale per le celebrazioni di Raffaello.

La sua produzione scientifica delinea percorsi di ricerca articolati in diversi ambiti territoriali, cronologici e tematici ma omogenei per impostazione di metodo volto a considerare unitariamente la storia dell’arte nella sua identità stilistica e storico-critica. Gli studi su Roma, a partire dalla ricomposizione della memoria e della funzione simbolica dell’antico, e quelli sul Piemonte, tesi a identificare la cultura storico-artistica e a ricomporre contesti, ridisegnando criticamente, attraverso dati accertati, scambi e intrecci culturali in particolare con Parigi e con Roma, si sono intensificati per il XVII e il XVIII secolo con attenzione anche alla formulazione e rielaborazione di modelli, alle dinamiche artistiche della committenza e del collezionismo, alla fortuna e alla ricezione figurativa. Di più ampio spettro cronologico sono gli studi sulla storia della conservazione e delle forme dell’ordinamento del sapere, sui musei e sugli svolgimenti metodologici della storia dell’arte.

È direttore scientifico del Programma di Studi sull’Età e Cultura del Barocco della Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura. Ha ideato il Progetto Antico/Moderno. Torino, Roma, Parigi 1680-1750, nell’ambito del quale, nel 2020, ha curato insieme a Giuseppe Dardanello la mostra Sfida al Barocco. Roma, Torino, Parigi 1680 – 1750 (Reggia di Venaria). Come componente della commissione per l’assegnazione delle Borse di Alti Studi, vaglia e verifica il lavoro dei borsisti e ne cura alcuni esiti editoriali.

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