Barocco Piemontese. Etichetta Piffetti (1937).

Barocco in Piemonte – Barocco in Europa. A cinquant’anni dalla mostra del 1963 è un segmento del più ampio progetto Antico/Moderno Parigi, Roma, Torino 1680-1750, parte del Programma di Studi sull’Età e la Cultura del Barocco della Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura della Compagnia di San Paolo. Nell’ambito di tale segmento di ricerche e studi è stato istituito un seminario sulle mostre del Barocco piemontese (1937 e 1963). Il seminario è dedicato allo studio, alla ricostruzione e al confronto delle due importanti mostre dedicate al Barocco piemontese curate da Vittorio Viale, direttore dei Musei Civici di Torino, rispettivamente nel 1937 e nel 1963. L’unità di ricerca sulle due esposizioni del Barocco ha visto la partecipazione di un nutrito gruppo di studiosi e giovani ricercatori di diverse generazioni, in linea con gli obiettivi del Programma Barocco della Fondazione 1563.

L’attività del gruppo di ricerca nato in seno al Programma di Studi sull’Età e la Cultura del Barocco della Fondazione 1563, finalizzata anzitutto alla ricognizione delle opere esposte e alla restituzione dell’allestimento della mostra sul barocco piemontese del 1937, ha preso avvio a Torino nel gennaio 2015 con una fitta attività di vaglio e acquisizione dei dati archivistici. Contestualmente è stata condotta una riflessione sulle possibili modalità di restituzione dei dati raccolti. In particolare, è stato creato un database elettronico in cui sono state riversate le scansioni di tutte le lastre e le stampe fotografiche ritrovate nell’Archivio Storico Fotografico della Città di Torino. Con questo segmento si è così fornito un grande contributo alla messa a punto di una piattaforma informatica legata allo svolgimento del progetto Antico/Moderno.

Il seminario di approfondimento sulle mostre del Barocco piemontese

I materiali della mostra sul barocco piemontese del 1937 archiviati sono diventati la base per una serie di approfondimenti, svolti nel corso di un seminario coordinato da Giuseppe Dardanello e Sara Abram nel 2016 con studenti e dottorandi del corso di Storia dell’Arte del Dipartimento Studi Storici dell’Università di Torino. Ampliando il campo d’indagine anche alla mostra del 1963 sul Barocco organizzata a Torino, i partecipanti hanno lavorato alla selezione degli oggetti e messo a confronto le classi di materiali esibiti nella mostra del 1937 con quelli della successiva mostra del Barocco in Piemonte del 1963. Il seminario ha visto la partecipazione delle ricercatrici Ornella Graffione, Federica Panero, Francesca Bocasso.

Gli esiti delle ricerche condotte nel corso del seminario sono in corso di pubblicazione nella collana Quaderni di Ricerca (Sagep Editori).

Contattaci all’indirizzo info@fondazione1563.it per essere informato sulla pubblicazione.

Torino barocca e Barocco piemontese: i video racconti

Video | tutti i video racconti

Dall’approfondito lavoro svolto nel corso del seminario coordinato da Giuseppe Dardanello e Sara Abram sono stati realizzati due video racconti sulle mostre del Barocco piemontese, editi a cura della Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura della Compagnia di San Paolo. Nei video racconti le due mostre del 1937 e del 1963 e i relativi e diversi contesti storici e storico-critici di maturazione vengono ricostruiti criticamente e illustrati attraverso il ricco repertorio di materiali audiovisivi e fotografici. Accessibili al pubblico sul canale YouTube della Fondazione 1563, anche tramite la pagina Video di questo sito, i due video racconti sono preceduti da un video introduttivo che richiama la straordinaria importanza delle due esposizioni curate da Vittorio Viale per la riscoperta e la rivalutazione dell’arte piemontese nei due “secoli barocchi” in tutte le forme e in tutti i generi. Apre il video introduttivo lo spezzone di un filmato dell’Istituto Luce sulla mostra torinese degli anni Sessanta.

Mostre del Barocco Piemontese del 1937 e del 1963

Componenti del gruppo di ricerca sui materiali della mostra del 1937

Giuseppe Dardanello, Sara Abram
Ornella Graffione, Federica Panero, Francesca Bocasso

Partecipanti al seminario di studi dell’Università di Torino a cura di G. Dardanello e S. Abram

Francesca Croce, laureata in Storia dell’arte moderna presso l’Università degli Studi di Torino

Laura Dolce, laureata in Storia dell’arte moderna presso l’Università degli Studi di Torino

Monica Ferrero, specializzata in Beni Storico-artistici presso l’Università di Genova

Francesca Romana Gaja, laureata in Storia dell’Arte Moderna presso l’Università degli Studi di Torino, borsista presso la Fondazione Roberto Longhi

Ornella Graffione, dottore di ricerca in Storia dell’Arte Moderna, ricercatrice presso la Fondazione 1563

Aurora Laurenti, laureata in Storia dell’Arte Moderna presso l’Università degli Studi di Torino, borsista presso la Fondazione 1563

Romina Origlia, specializzanda in Beni Storico-Artistici dell’Università di Firenze, ricercatrice presso la Fondazione 1563

Orso Maria Piavento, dottore di ricerca in Storia dell’arte e archeologia

Bruno Scibilia, laureato in Storia dell’arte moderna presso l’Università degli Studi di Torino

Paolo Surano, laureato in Storia dell’arte moderna

Gli allestimenti di Vittorio Viale per le mostre del Barocco a Torino

Barocco Piemontese. Catalogo della Mostra del 1963 a cura di Vittorio Viale

Barocco Piemontese. Catalogo della Mostra del 1963 a cura di Vittorio Viale, vol. II

Archeologo, critico d’arte, autorevole socio dell’Accademia delle Scienze, Vittorio Viale fu direttore dei Musei civici di Torino. Al suo rigore disciplinare unito alla sua vocazione per la divulgazione artistica si deve il successo dei due eccezionali allestimenti degli anni Trenta e Sessanta del Novecento sull’arte barocca in Piemonte. L’esposizione pionieristica inaugurata nel giugno 1937, della quale non fu pubblicato il catalogo, prese forma come mostra sul Sei e Settecento nella pittura, nella scultura, nell’architettura, nella arti minori. Una mostra “diffusa”, ospitata negli scenografici contesti di alcuni dei più begli esempi del Barocco piemontese in architettura come Palazzo Carignano, la Palazzina di Caccia di Stupinigi, Palazzo Madama. Della mostra del Barocco piemontese degli anni Sessanta (giugno-novembre 1963) resta l’importante catalogo in tre volumi curato dallo stesso Vittorio Viale (Arti grafiche Pozzo-Salvati-Monti, 1963). Inizialmente programmata per “Italia 1961”, l’esposizione fu ospitata ancora una volta nella Palazzina di Caccia di Stupinigi e Palazzo Madama e negli spazi aperti al pubblico di Palazzo Reale.