Borsista 2016

Francesca Parrilla si è laureata nel 2006 in Storia dell’Arte presso l’Università di Parma e ha proseguito i suoi studi alla Sapienza Università di Roma, dove ha conseguito nel 2009 la laurea specialistica. Nello stesso ateneo ha conseguito nel 2013 il titolo di dottore di ricerca in Strumenti e Metodi per la Storia dell’Arte, con una tesi monografica sul pittore Marcello Venusti.

Ha partecipato ad un progetto Prin (Programmi di ricerca scientifica di rilevante interesse nazionale, del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) nel 2009; ha ottenuto una borsa di studio assegnata dal Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze Sociali dell’Università di Chieti, nell’ambito del progetto Firb (Futuro in Ricerca) 2013 dal titolo Gli Orsini e i Savelli nella Roma dei papi. Arte e mecenatismo di antichi casati dal feudo alle corti barocche europee e, nell’ambito del medesimo progetto, è stata assegnista all’Università degli Studi di Salerno per lo svolgimento di attività di ricerca sulla famiglia Orsini (2015).

I suoi principali interessi di studio, inizialmente rivolti ai seguaci di Michelangelo e in particolare a Marcello Venusti, si sono spostati più recentemente verso temi legati al collezionismo nobiliare romano tra XVI e XVII secolo e alla diffusione dei repertori di stampe e ornamento da Roma a Madrid durante il regno di Filippo V. Ha curato il volume Collezioni romane dal Quattrocento al Settecento, protagonisti e comprimari (Roma 2013) e, nell’ambito del progetto Firb sulle famiglie Savelli e Orsini, ha portato alla luce la documentazione riguardante la decorazione della cappella Savelli in Sant’Alessio all’Aventino.

È coordinatrice del RAHN (Rome Art History Network), un network internazionale no profit di storici dell’arte, che promuove lo scambio di idee tra i ricercatori delle Accademie e degli Istituti stranieri a Roma.

Nel 2016 è risultata vincitrice di una delle Borse di Alti Studi della Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura, per cui sta svolgendo una ricerca con l’obiettivo di analizzare l’articolato fenomeno degli scambi artistici tra Roma e Madrid durante la conclusione della dinastia Asburgica e l’inizio del regno Borbonico, attraverso la circolazione dei repertori di disegni e stampe di ornamento e decorazione, alla base del rinnovato gusto spagnolo al tempo di Filippo V (1683-1746).

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