Cronistoria di un grande progetto: il programma di restauro

Restaurato in occasione della mostra il modello in gesso del bassorilievo Il beato Amedeo di Savoia intercede presso la Madonna con il bambino per il successo nella Battaglia di Torino opera di Bernardino Cametti, grazie al progetto Restituzioni di Intesa San Paolo.

Nelle immagini, i restauratori del Centro per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali “La Venaria Reale” all’opera.
CCRV – Il restauro dell'opera

Il modello in gesso del bassorilievo in mostra alla Citroniera juvarriana

In occasione della mostra “Sfida al Barocco Roma, Torino, Parigi 1680-1750” è stato restaurato presso il Centro per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali “La Venaria Reale” il modello in gesso del bassorilievo opera di Bernardino Cametti Il beato Amedeo di Savoia intercede presso la Madonna con il bambino per il successo nella Battaglia di Torino. Grazie al progetto Restituzioni di Intesa San Paolo, è tornata ad antico splendore una preziosa “bozza” – individuata presso il Pontificio Collegio Irlandese di Roma – che documenta una delle fasi più importanti del lavoro dello scultore. Questo modello in gesso dell’opera di Cametti è la bozza finale sulla base della quale fu realizzato il bassorilievo in marmo per l’altare maggiore della chiesa reale di Superga, sulla collina di Torino.

L’OPERA

Bernardino Cametti, Il beato Amedeo di Savoia intercede presso la Madonna con il bambino per il successo nella Battaglia di Torino, 1729-1730 circa, bassorilievo in gesso, Roma, Pontificio Collegio Irlandese

L’istruzione di Juvarra per il bassorilievo

La pala d’altare per l’altare maggiore di Superga fu commissionata a Cametti nel 1729 da Vittorio Amedeo II di Savoia. Si deve a Filippo Juvarra l’istruzione per la realizzazione del modello per il bassorilievo; in un documento datato 16 novembre di quell’anno, l’architetto di corte scriveva:

Gli sarà il Beato Amedeo Duca di Savoia a ginochio sopra nuvoli, con putti che scherzino con il manto ducale e che regono la corona e il scetro in atto di pregare la Vergine che asista con la sua protezione a vincere la bataglia sucessa a lì 7 settembre 1706, di basso rilievo con tutte le distinzioni che si possono esprimere con la scoltura…

Il soggetto richiamava l’assedio di Torino e la battaglia che aveva consentito di respingere i francesi.

Dal modello in gesso all’opera in marmo

Il modello della pala d’altare esposto nella mostra di Venaria è in gesso su un supporto in tela ancorato ad un tavolato ligneo montato in un telaio; la sola pala misura 190 x 115 cm, circa un terzo dell’opera in marmo. Nell’istruzione, Juvarra indica quale modello delle figure la pala dell’Incontro di Leone X e Attila opera di Alessandro Algardi. Il restauro ha permesso di scoprire un dettaglio del lavoro preparatorio di Cametti poi rivisto nella fase di realizzazione della pala d’altare in rilievo marmoreo; cambia infatti lo sguardo dei putti posti ai piedi del beato Amedeo.

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Centro per la Conservazione e il Restauro “La Venaria Reale”