Sacra Famiglia col Padre Eterno, lo Spirito Santo e angeli, di Sebastiano Conca

Una galleria dedicata ai maestri delle Scuole d’Italia a Torino nella prima metà del Settecento arricchisce il percorso espositivo della mostra “Sfida al Barocco. Roma Torino Parigi 1680 – 175” attraverso alcune grandi pale d’altare provenienti da chiese piemontesi. Tra queste, la Sacra Famiglia col Padre Eterno, lo Spirito Santo e angeli opera di Sebastiano Conca, realizzata dal maestro tra il 1715 e il 1720 e collocata dal 1790 alle spalle l’altare maggiore del duomo di Ceva, la collegiata dedicata a Santa Maria Assunta. Nell’allestimento della mostra sul Barocco, la preziosa pala d’altare di Ceva documenta l’intervento di tanti artisti inseriti nella corte del cardinal Ottoboni a Roma, scelti da Filippo Juvarra per il re Vittorio Amedeo II, nei cantieri della capitale sabauda.

Sacra Famiglia col Padre Eterno, lo Spirito Santo e angeli: l’opera in breve

  • Titolo: Sacra Famiglia col Padre Eterno, lo Spirito Santo e angeli
  • Autore: Sebastiano Conca (1680-1764)
  • Data: 1715-1720 circa
  • Tecnica: olio su tela
  • Dimensioni: 4,74 x 2,59 m
  • Attuale collocazione: Ceva (Cuneo), Collegiata di Santa Maria Assunta

Sebastiano Conca, principe dell’Accademia di San Luca

È un ponte tra Roma e Torino, il pittore Sebastiano Conca, originario di Gaeta, principe dell’Accademia di San Luca. Dopo la formazione a Napoli, nella bottega di Francesco Solimena, si trasferisce a Roma. Del periodo napoletano si conoscono tre opere per la basilica di Montecassino, andate distrutte in seguito al bombardamento alleato del 1944. Le numerose commissioni prevenienti non solo dalla corte sabauda ne testimoniano l’apprezzamento in tutta Europa.

Lo stile e la fortuna della Sacra Famiglia di Conca

S. Conca, Sacra Famiglia, 1715-1720 (Ceva, Collegiata di Santa Maria Assunta)La Sacra Famiglia col Padre Eterno, lo Spirito Santo e angeli risale presumibilmente alla prima fase di attività di Conca a Roma. Lo storico dell’arte e curatore della mostra “Sfida al Barocco” Giuseppe Dardanello suggerisce la «maniera tenera» della pala quale il punto d’incontro della base di formazione solimenesca con l’equilibrio marattesco. Una pala d’altare di soggetto analogo si trova nella chiesa di Santa Teresa a Torino, tradizionalmente attribuita al maestro, tuttavia non firmata, che è stata datata da Michela di Macco – curatrice della mostra insieme a Dardanello – all’inizio del quarto decennio del Settecento. Fonte di ispirazione per molti artisti, la raffigurazione della Sacra Famiglia offerta nella pala d’altare di Ceva è riproposta, in Piemonte, nella chiesa di San Giusto a Fenestrelle.