Sezione 12: 1730-1750. Roma Antica e Moderna. Modelli e nuove generazioni
La dodicesima sezione della mostra Sfida al Barocco allestita negli spazi delle Scuderie Juvarriane della Reggia di Venaria è dedicata alle nuove generazioni di artisti che a Roma tornano a ragionare sulle opere degli antichi, di Raffaello e dei maestri del Seicento. Nella cronologia che va dal 1730 al 1750, negli ambienti artistici romani ci si confronta con i modelli, senza rifiutare il passato. Così, in questa sezione, tornano artisti – Pompeo Batoni, Pierre Subleyras – scelti per introdurre, con le loro opere, i grandi temi della mostra.
Raffaello, modello per le nuove generazioni
Benefial, guardando al naturale, ambienta nella concretezza della vita domestica la Visione di Caterina Fieschi, della serie di tele dedicata alle canonizzazioni di cui fa parte anche il dipinto di Masucci per la beatificazione di Caterina de’ Ricci, direttamente ispirato al Raffaello delle Stanze Vaticane.
Alla ricerca sul naturale non si sottrae neanche Sebastiano Conca, attento a inscenare il suo Miracolo di San Turibio in una lussureggiante ambientazione esotica, mentre Subleyras con il San Camillo de Lellis non solo riesce a narrare un fatto reale mantenendo intatta tutta la flagranza del naturale, ma lo fa senza perdere di vista i modelli compositivi alti tratti da Raffaello, arrivando così ad un risultato di grande sperimentazione che rende quest’opera un capolavoro di maestria pittorica.
Novità nel genere storico: Il sacrificio di Ifigenia di Pompeo Batoni
Il sacrificio di Ifigenia di Batoni rappresenta una straordinaria novità nel genere storico, una vera e propria sfida ai contemporanei che ne criticarono la distribuzione dei colori. Sono invece proprio i colori, insieme con la distribuzione delle luci, a contribuire all’organizzazione della scena che allarga il fuoco rispetto all’evento principale – il sacrificio della giovane – per articolarsi in azioni parallele rappresentate come se accadessero in contemporanea. Scegliendo Raffaello come insuperabile modello, Batoni dipinge un quadro stupefacente per la qualità della conduzione pittorica e dell’orchestrazione cromatica, per la perfezione nell’espressione dei sentimenti, per la maestria nella resa anatomica dei corpi e nella descrizione degli oggetti.