Borsista 2020

Camilla Colzani (Cantù, 1989) si è laureata con lode in Scienze dei beni culturali nell’Università Cattolica di Milano (dicembre 2011) e ha proseguito i suoi studi presso l’Università di Bologna, dove ha conseguito con il massimo dei voti la laurea specialistica in Arti Visive (marzo 2014).

Ha successivamente svolto attività di ricerca nel campo della grafica nell’ambito di importanti istituzioni internazionali, come la Bibliothèque Royale de Belgique di Bruxelles (2013) e il Musée du Louvre di Parigi (2015), dove ha studiato, sotto la supervisione di Federica Mancini, i disegni della scuola genovese del Cinquecento e del Seicento.

Nel 2015 ha vinto un posto come dottoranda di ricerca presso l’Università di Roma Tre, discutendo nel 2019 una tesi di dottorato dal titolo Ambrogio Figino nel contesto del michelangiolismo padano: un catalogo ragionato dell’opera grafica (rel. prof. Maria Cristina Terzaghi).

Nel 2020 è risultata vincitrice della Borsa di Alti Studi sull’Età e la Cultura del Barocco, bandita dalla Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura della Compagnia di San Paolo, presentando un progetto di ricerca dal titolo Metodo, identità e circolazione di disegni dai Carracci a Juvarra: il caso di un gruppo di fogli italiani a Dresda.

Diplomata alla Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica dell’Archivio di Stato di Milano, è autrice di varie pubblicazioni scientifiche, tra articoli, contributi in volumi collettanei e recensioni. I suoi principali interessi di ricerca riguardano gli scambi tra Milano e Roma nella seconda metà del Cinquecento, le questioni metodologiche legate allo studio dei disegni, la circolazione di modelli attraverso disegni e incisioni.

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