Il bucintoro reale dei Savoia
Una sontuosa imbarcazione da parata per la navigazione fluviale in legno intagliato, scolpito, dorato e dipinto: il bucintoro reale dei Savoia è uno dei capolavori parte del percorso espositivo della mostra “Sfida al Barocco. Roma, Torino, Parigi 1680 – 1750”. Questa eccezionale opera della collezione del Fondazione Torino Musei – Museo d’Arte Antica di Torino è stata oggetto di un minuzioso restauro a cura del Centro per la Conservazione ed il Restauro dei Beni Culturali La Venaria Reale (2011-2012). Oggi, il bucintoro dei Savoia può essere apprezzato in tutta la sua magnificenza nell’allestimento della Venaria Reale.
La peota di Carlo Emanuele III di Savoia
L’imbarcazione dei re di Sardegna era stata realizzata nel 1730 a Venezia – vero e proprio gioiello della cantieristica navale veneziana – ed era giunta nella capitale sabauda per via fluviale. Alta quasi 3 metri, con la sua vela spiegata, è lunga 16 metri. Destinata a colpire l’immaginario dei sudditi, riccamente intagliata e ornata, la peota di Carlo Emanuele III era destinata a solenni celebrazioni pubbliche, richiamando l’antica cerimonia annuale dello “sposalizio del mare” in uso nella Repubblica di Venezia nel giorno dell’Ascensione della Vergine.
Il bucintoro reale in mostra ieri e oggi
Prima del restauro e della collocazione presso la Venaria Reale, il bucintoro reale dei Savoia era stato esposto in un padiglione costruito nella sede del Museo d’Arte Antica di Torino, in via Gaudenzio Ferrari. Nel 1937, in occasione della Mostra del Barocco Piemontese ideata e curata da Vittorio Viale, l’imbarcazione era stata spostata a Palazzo Carignano attraverso una complessa e delicata operazione e allestita nei grandi spazi del primo piano. La peota ospitata nella Scuderia Juvarriana della Venaria Reale è parte del percorso espositivo della mostra “Sfida al Barocco” che aprirà al pubblico il 13 marzo 2020.