Tre allegorie delle arti: Pompeo Batoni, Pierre Subleyras, Jean-Siméon Chardin

Itinerario di visita: l’apertura

Le opere scelte per l’apertura della mostra Sfida al Barocco. Roma, Torino, Parigi 1680-1750 introducono il visitatore alla scoperta dei grandi temi che attraversano le quindici sezioni nelle quali è articolato l’itinerario, negli spazi della Citroniera delle Scuderie Juvarriane alla Reggia di Venaria Reale. Per fornire sin da subito gli strumenti utili a seguire il discorso vivace e poliglotta che la mostra porta avanti, il percorso si apre con tre allegorie delle arti che descrivono i diversi modi di rappresentare la modernità in rapporto con l’antico, il vero e la natura.

Pompeo Batoni, Pierre Subleyras e Jean-Siméon Chardin

Con la sua Allegoria della Pittura, Scultura e Architettura Pompeo Batoni si inserisce nella tradizione delle personificazioni delle Arti per confermarne la pari dignità, cioè l’Aequa potestas stabilita negli ambiti accademici di Roma; Pierre Subleyras si affida alla natura morta de’ I Cinque Sensi. Gli Attributi delle Arti o Fantasia d’artista, per porre in gara i frammenti dei marmi classici con la Santa Susanna dello scultore Duquesnoy, simbolo della capacità dei moderni di eguagliare gli antichi. Gli attributi delle Arti del francese Chardin affermano invece il primato dei moderni e introducono la raffigurazione della scimmia pittrice, simbolo dell’Ars simia naturae: la natura resta sempre il primario modello delle Arti.

APERTURA: LE OPERE IN BREVE
Pompeo Girolamo Batoni, Pittura, Scultura e Architettura, 1740, olio su tela, Rivoli, Collezione Fondazione Francesco Federico Cerruti per l’Arte
Pierre Subleyras, I Cinque Sensi, detto anche Gli Attributi delle Arti, o Fantasia d’artista, 1740 circa, olio su tela, Tolosa, Musée des Augustins
Jean-Siméon Chardin, Gli attributi delle Arti, 1731, olio su tela, Parigi, Musée Jacquemart-André
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