Pittura, Scultura e Architettura di Pompeo Batoni
Si coglie, in Pittura, Scultura e Architettura opera di Pompeo Batoni, quella “sfida al Barocco” lanciata dagli artisti in nome della modernità tra il 1680 e il 1750, tema della mostra che aprirà i battenti il prossimo 13 marzo. Il dipinto del 1740 apre la serie di allegorie e quadri mitologici richiesti a Batoni per le quadrerie allestite in Toscana da famiglie nobiliari lucchesi e fiorentine, insieme al suo pendant raffigurante Apollo, la Musica e la Geometria, in stretto rapporto con l’Allegoria delle Arti (Francoforte, Städel Museum). Composizioni allegoriche nelle quali le arti – pittura, scultura, architettura, poesia, musica, geometria – sono in stretta relazione; opere nelle quali si ritrova lo sguardo sulla Roma antica e moderna, depositaria della tradizione, che caratterizza il lavoro di tanti artisti che vi operano in quegli anni.
Pittura, Scultura e Architettura: l’opera in breve
- Titolo: Pittura, Scultura e Architettura
- Autore: Pompeo Batoni (1708-1787)
- Data: 1740
- Tecnica: olio su tela
- Dimensioni: 120 x 90,5 cm
- Attuale collocazione: Rivoli-Torino, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Collezione Fondazione Francesco Federico Cerruti per l’Arte
Pompeo Batoni nella Roma del Settecento
“Mi piacque molto il suo disegnare, tenero, grandioso, di belle forme”, scrisse di lui il Canova nei suoi Quaderni di viaggio. Originario di Lucca, il pittore Pompeo Girolamo Batoni raggiunse Roma verso la fine degli anni Venti del Settecento. A Roma si svolse la sua formazione artistica sui modelli classici e nella stessa città ottenne le prime committenze, che ricevettero subito una buona accoglienza. Riconosciuto come uno dei massimi protagonisti del suo tempo, autore di opere di soggetto religioso e sacro, storico-mitologico, allegorie, si fece apprezzare anche come ritrattista.
“Deve una pittura buona avere…”
“Deve una pittura buona avere similitudine al bello del vero, vale a dire il vero purgato con le forme greche, che queste sono quelle che ci danno norme a conoscere il bello et il difettoso della natura essendo impossibile il trovare la natura perfetta”, scriveva il Batoni nel 1740. In Pittura, Scultura e Architettura, le forme classiche della composizione allegorica si riconoscono nei modelli degli antichi – la testa deposta dell’Ercole Farnese – e nelle personificazioni delle arti: Pittura e Scultura, in intenso dialogo di sguardi; alla loro sinistra, l’Architettura, in piedi, ha lo sguardo proiettato all’esterno.