Cronistoria di un grande progetto: il programma di restauro

Nella chiesa di San Filippo Neri di Torino è in corso il restauro della grande pala d’altare di Francesco Solimena, San Filippo Neri che raccomanda la città di Torino al Bambin Gesù tenuto in braccio da Maria Vergine con gran corteggio d’Angeli, 1722-1723 circa, olio su tela. Il restauro è finanziato dal progetto Restituzioni di Intesa San Paolo.

Nelle immagini, il restauratore Riccardo Moselli davanti alla pala del Solimena, smontata dall’altare, al lavoro sotto la direzione del dott. Mario Epifani per la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Torino.

Pale d’altare in mostra alla Citroniera juvarriana

La pala d’altare opera di Francesco Solimena verrà esposta nella sezione «Torino, un galleria dei Maestri delle Scuole d’Italia», accanto a quattro altre grandi pale d’altare commissionate per le chiese torinese della corte e dell’aristocrazia sabauda, sotto l’attenta regia dell’architetto Filippo Juvarra, ai più affermati pittori contemporanei della scuola romana, napoletana, veneziana e torinese: L’Immacolata Concezione con il profeta Elia di Corrado Giaquinto (Torino, chiesa del Carmine), la Sacra Famiglia di Sebastiano Conca (Ceva, Collegiata di Santa Maria Assunta), la Deposizione di Cristo dalla croce di Claudio Francesco Beaumont (Torino, chiesa di Santa Croce) e Il martirio di San Maurizio e dei legionari tebei di Sebastiano Ricci (Torino, Basilica di Superga).

A questa sezione dedicata alle pale d’altare sarà attribuito un ruolo centrale nel percorso di mostra “Sfida al Barocco” e nell’allestimento all’interno della Citroniera di Filippo Juvarra, per illustrare la modernità e l’originalità delle scelte figurative promosse a Torino, che si attesteranno su parametri lontani e diversi da quelli sostenuti dal classicismo romano e dalla pittura di genere a Parigi.

L’OPERA

Francesco Solimena, San Filippo Neri che raccomanda la città di Torino al Bambin Gesù tenuto in braccio da Maria Vergine con gran corteggio d’Angeli, 1722-1723 circa, olio su tela, chiesa di San Filippo Neri, Torino

Si tratta della prima e impegnativa opera di Solimena commissionata per Torino e proposta da Juvarra per essere messa a confronto con la pala d’altare del Martirio di San Lorenzo di Francesco Trevisani per la stessa chiesa di San Filippo. La scelta dell’iconografia confermava l’importanza assunta dalla Congregazione oratoriana in rapporto alla città di Torino, raffigurata nel paesaggio ai piedi del quadro, e nella pala Solimena si produsse in un’opera di grande intensità figurativa nell’espressione di un ricercato classicismo d’Arcadia, dove si riconoscono al meglio le qualità della sua pittura e della scuola napoletana: la ricerca sul naturale, la stesura pittorica dalle cromie dense di un marcato chiaroscuro e la disposizione teatrale dal taglio scorciato delle figure accentuata dal “gran corteggio di angeli”.

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